In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo.

(Matteo 2,2)

Congiuntamente preparati e pubblicati da:

  • Pontifício Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani
  • Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese

La Commissione internazionale nominata congiuntamente dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (Chiesa cattolica) e dalla Commissione Fede e costituzione (Consiglio ecumenico delle chiese) per preparare il materiale della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani non ha potuto incontrarsi in presenza quest’anno a causa dell’attuale pandemia e ha, quindi, lavorato sul testo da piattaforma online

Il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani aveva affidato al Consiglio delle chiese del Medio Oriente con sede a Beirut, in Libano, il compito di scegliere il tema e redigere i testi per la Settimana di preghiera del 2022. La scelta è caduta sul tema: “In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Mt 2, 2). Mai come in questi tempi difficili sentiamo il bisogno di una luce che vinca le tenebre, e quella luce, come proclamano i cristiani, è stata manifestata in Gesù Cristo.

Di fronte all’attuale crisi sanitaria internazionale, in una regione del mondo in cui i diritti umani sono sistematicamente calpestati da ingiusti interessi politici ed economici, e che patisce le conseguenze, sul piano umano e materiale, della terribile esplosione che ha devastato Beirut il 4 agosto del 2020, il Gruppo ecumenico locale ha moltiplicato gli sforzi per presentare comunque il frutto delle sessioni di lavoro effettuate da piattaforma online. Ringraziamo di tutto cuore i membri del Gruppo locale e preghiamo affinché una maggiore unità tra i cristiani in Medio Oriente e nel mondo possa contribuire a una vita più dignitosa, giusta e pacifica per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo e dei tempi a venire.

Adattamento del testo

Il testo viene proposto con l’avvertenza che, ove possibile, sia adattato agli usi locali, con particolare attenzione alle pratiche liturgiche nel loro contesto socio-culturale e alla dimensione ecumenica.

In alcune località già esistono strutture ecumeniche in grado di realizzare questa proposta, ma ove non esistessero se ne auspica l’attuazione.