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Riuniti in preghiera nella cappella di Bossey il 14 giugno. Foto: Ivars Kupcis/CEC

Riuniti in preghiera nella cappella di Bossey il 14 giugno. Foto: Ivars Kupcis/CEC

Riunito in preghiera nella cappella di Bossey il 14 giugno, l’Istituto ecumenico del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha visto otto nuovi studenti conseguire un Master avanzato in Studi ecumenici.

Gli studenti, provenienti da paesi e tradizioni ecclesiastiche diversi, hanno trascorso lo scorso anno ad esplorare una serie di argomenti relativi all’ecumenismo: hanno analizzato gli aspetti della spiritualità comune tra le tradizioni cristiane orientali e occidentali da un punto di vista storico e hanno studiato le risposte ecumeniche alle recenti violenze post-elettorali in Kenya.

Hanno ricevuto i certificati provvisori da Dr. Agnes Abuom, moderatrice del Comitato centrale del CEC, e dal vescovo Mary Ann Swenson, vice-moderatrice.

Il segretario generale del CEC, il Rev. Dr. Olav Fykse Tveit, ha incoraggiato i laureati a mantenere il loro impegno nei confronti della visione ecumenica.

“Crediamo fermamente che la formazione che avete ricevuto continuerà a dare contributi ai lavori del CEC nel contesto del Pellegrinaggio verso la giustizia e la pace”, ha detto Tveit, sottolineando il ruolo dell’Istituto ecumenico di Bossey nella formazione dei futuri dirigenti ecclesiastici.

Durante la preghiera, uno degli studenti, il Rev. James Miriago della Chiesa pentecostale del Kenya, ha fatto una riflessione: “È un giorno di grande gioia, perché quasi un anno fa siamo arrivati qui ponendoci delle domande - ‘come sarà?’ - e ora ce ne andiamo con conoscenze acquisite, con la capacità di promuovere una testimonianza comune, di impegnarci nel servizio cristiano servendo le esigenze dell’uomo, abbattendo le barriere tra gli uomini e cercando la giustizia e la pace, per favorire il rinnovamento nell’unità in Cristo Gesù”.

“Uno degli aspetti ispiratori di questa generazione di studenti è l'ampiezza dei temi che hanno esplorato”, ha considerato il reverendo padre Dr. Lawrence Iwuamadi, Preside dell'Istituto ecumenico.

“Gli studenti hanno approfondito quasi ogni parte della chiamata del CEC per un Pellegrinaggio verso la giustizia e la pace: la prospettiva teologica, la cura per il creato, le relazioni ecclesiali, l’ecumenismo e la diakonia,” ha aggiunto Iwuamadi.

“Apprezziamo anche il profondo valore dell’Istituto ecumenico che invita studenti sia delle chiese membri del CEC sia di chiese che attualmente non lo sono. Facendo questo intenzionalmente, possiamo continuare a camminare insieme in pellegrinaggio, perché l’attenzione non è concentrata solo sulle chiese membri del CEC ma su un movimento di tutte le persone di buona volontà”, ha concluso Iwuamadi.

“Bossey è il luogo della spiritualità e della diversità, dove le vite sono cambiate”, ha detto il professor Padre Ioan Sauca, vice-segretario generale del CEC e direttore dell'Istituto ecumenico. “Sono particolarmente lieto che in questo gruppo ci siano tre studenti provenienti da chiese non membri del CEC. Bossey non indebolisce le identità diverse di coloro che vengono qui per studiare, ma aiuta a capire meglio se stessi”.

Studiare all'Istituto ecumenico di Bossey

Foto ad alta risoluzione della cerimonia di laurea (password: WCC)

L’Istituto ecumenico di Bossey